Avv. Francesco  Bellocchio

Avv. Francesco Bellocchio

Disponibile per domiciliazioni

Iscritto all'albo di Taranto dal mese
di November del 2020

Descrizione

Sono un Avvocato penalista ed esercito la mia professione principalmente a Taranto, dove ho ubicato il mio studio legale. Fin dall’inizio della mia pratica professionale mi sono occupato esclusivamente di diritto penale, prestando una particolare attenzione sia alla pratica, quotidiana nelle aule di Tribunale, che allo studio. È di tutta evidenza che la forte propensione allo studio del diritto penale e processuale penale, mi ha portato a frequentare diversi corsi formativi. Durante la mia esperienza lavorativa ho avuto modo di seguire, in prima persona, diversi procedimenti penali, curandone le diverse fasi e conseguendo ottimi risultati. Collaboro, altresì, con un noto studio legale sito in Taranto e sono autore di articoli giuridici in diverse riviste.

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Opera a:

TarantoBrindisiLecce

Competenze

Diritto penale
Diritto penale della persona, dei minori e della famiglia Diritto penale della pubblica amministrazione Diritto penale dell'ambiente, dell'urbanistica e dell'edilizia Diritto penale dell'economia e dell'impresa Diritto penale della criminalità organizzata e delle misure di prevenzione Diritto dell'esecuzione penale Cybercrimes

Esperienze formative

Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG-01)
presso Università degli studi di Bari
Dal 2011 al 2017
Corso per le competenze trasversali in tema di reati di genere
presso Università degli studi di Bari
Dal 2022 al 2022

Ho partecipato al corso per le competenze trasversali in tema di violenza di genere, organizzato dall'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. La professione dell'Avvocato comporta un costante aggiornamento professionale; in taluni casi, però, le competenze in ambito giuridico richiedono di essere implementate da altre. Proprio per questa necessità, ho avviato un percorso di studi finalizzato ad acquisire le competenze necessarie per tutelare al meglio le vittime di violenza di genere (tra le quali rientrano ad es. le vittime di violenza domestica, di stalking e altri).

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Corso di diritto penale dell'economia
presso Cammino Diritto - Formazione
Dal 2021 al 2021
Tecniche difensive dell'avvocato penalista
presso Cammino Diritto - Formazione
Dal 2021 al 2021
Normativa e giurisprudenza sugli stupefacenti
presso Cammino Diritto - Formazione
Dal 2021 al 2021
Mediatore penale e minorile
presso Airac - Camera di mediazione nazionale
Dal 2021 al 2021

Contatti

Collegamenti esterni

Ultimi articoli pubblicati

Diritto penale della persona, dei minori e della famiglia

8 dic. 2022

Risponde di omicidio stradale il conducete che investe ed uccide il pedone, anche se la strada era poco illuminata?

Tempo di lettura 1 minuti

Con la L. 23.3.2016, n. 41 sono state introdotte nel codice penale le autonome fattispecie di omicidio stradale e di lesioni personali stradali.È utile rammentare che, in tema di omicidio causato dalla circolazione di veicoli a motore, la novella legislativa ha elevato a fattispecie autonoma di reato una condotta che prima rientrava nel novero dell’omicidio colposo, punita solo come circostanza aggravante ad effetto speciale.Il legislatore, con l’intervento riformatore poc’anzi citato, ha inteso inasprire il trattamento sanzionatorio dell’omicidio (e delle lesioni personali) causate in violazione delle norme in materia di circolazione stradale.Concentrando l’attenzione sul delitto di omicidio stradale, l’art. 589-bis del codice penale espressamente dispone che “chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni”.Quindi, per configurare il delitto in argomento, è sufficiente violare la c.d. regola cautelare dell’obbligo di attenzione, gravante sul conducente in base al disposto normativo di cui all’art. 191 del codice della strada.Chiariti, seppur in maniera sommaria, i tratti somatici dell’omicidio stradale, è opportuno risolvere il seguente interrogativo: il conducente che investe e uccide il pedone, percorrendo una strada poco illuminata, commette il delitto di omicidio stradale? La risposta è certamente affermativa.Come poc’anzi anticipato, la regola cautelare dell’obbligo di attenzione impone al conducente di veicolo deve porre in essere tutti gli opportuni accorgimenti, atti a prevenire un rischio d’investimento.Infatti, il conducente che si mette alla guida di un veicolo deve ispezionare la strada percorsa e, altresì, di prevedere tutte le situazioni di pericolo, comprese anche quelle relative ad atti imprudenti e le trasgressioni di tutti gli altri utenti della strada.Applicando questo principio, all’automobilista che investe e uccide, in strada poco illuminata un pedone, risponderà comunque di omicidio stradale.

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Diritto penale della persona, dei minori e della famiglia

1 nov. 2022

Può un singolo condomino denunciare l’amministratore di condominio che non paga le spese condominiali?

Tempo di lettura 1 minuti

Cosa succede se l’amministratore di condominio non paga le spese di amministrazione ordinarie e straordinarie? Può un singolo condomino denunciare l’amministratore di condominio? In questo caso l’amministratore di condominio può essere denunciato per il reato di appropriazione indebita, ex art. 646 del codice penale. L'amministratore, infatti, può ricevere dai condomini somme di denaro al fine di eseguire specifici pagamenti o da riversare nella cassa condominiale, per far fronte alle spese di gestione del condominio secondo i bilanci approvati dall'assemblea. Nel momento in cui i singoli condomini versano le varie somme, per spese ordinarie e straordinarie ,sul conto intestato al condominio, il denaro entra nella disponibilità di quest'ultimo soggetto. Quindi, commette il reato di appropriazione indebita l'amministratore di condominio che, anziché dare corso ai suoi obblighi, dia alle somme a lui consegnate dai condomini una destinazione del tutto incompatibile con il mandato ricevuto e coerente invece con sue finalità personali. Chiarito questo aspetto, occorre rispondere al secondo interrogativo: può un singolo condomino denunciare l’amministratore? La risposta è si. Infatti il singolo condomino è legittimato alla proposizione della querela, anche in via concorrente o eventualmente surrogatoria rispetto al nuovo amministratore del condominio, per i reati commessi in danno del patrimonio comune.Sul punto si è espressa la Suprema corte di cassazione la quale, esaminando la questione relativa alla validità della querela presentata da alcuni condomini nell’ambito di un procedimento per appropriazione indebita nei confronti dell’amministratore dello stabile, ha espresso il principio di diritto secondo cui “il singolo condomino è legittimato alla proposizione della querela, anche in via concorrente o eventualmente surrogatoria rispetto all'amministratore del condominio, per i reati commessi in danno del patrimonio comune” (così Cass. Pen. Sez. II, n. 31252/22).

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